Lacrime e occhi lucidi per Carlo Rossi quando si parla di Giorgio Squinzi. Il presidente del Sassuolo ha parlato del patron nel corso dello speciale in onda su DAZN in questi giorni. Ecco il suo ricordo: "Io l'ho conosciuto nel 1969, è venuto alle mie nozze. Mio suocero lavorava in Mapei da alcuni anni. Mapei allora era una piccola industria ma penso avesse una 20ina di dipendenti. Lui sosteneva sempre che aveva un debito di riconoscenza con Sassuolo perché le industrie ceramiche hanno permesso alla sua azienda di internazionalizzare e di esportare i suoi prodotti. Credo abbia avuto la visione di internazionalizzare la sua azienda, ha 82 impianti internazionali, capite la mole di lavoro. Conosceva fino a qualche anno fa il nome di tutti i dipendenti, ora era arrivato a 10mila, non credo li ricordasse tutti".

Prosegue Carlo Rossi: "Non dettava le regole, si faceva consigliare. A Sassuolo la svolta è avvenuta nel 2004. Dopo i primi anni di sponsor prese in mano la società, anche tramite me, vincendo il campionato con Remondina. L'anno dopo, sbagliati i playoff, ingaggiando Allegri siamo andati in B. Lui diceva sempre che se avessimo tenuto Allegri saremmo arrivati in A molto prima. Mi è dispiaciuto che lo abbiamo fatto esonerare noi, con i 4 gol di Berardi in quel famoso Sassuolo-Milan 4-3 e lui fu poi esonerato. La promozione in A arrivò il 18 maggio, giorno del suo compleanno, compì 70 anni. Nel '94, prima della prima tappa del giro d'Italia ci fu una pedalata da Maranello a Bologna, lui era impaziente e voleva pedalare anche lui. Il suo obiettivo era quello di vedere il Sassuolo nelle prime 4-5 squadre e voleva andare in Champions. Il nostro obiettivo deve essere questo, dobbiamo cercare di accontentare il Dottore, sarebbe il regalo più bello. Mi manca un riferimento, quando avevo un dubbio facevo riferimento a lui".

LO SPECIALE DI DAZN SU GIORGIO SQUINZI VERSIONE INTEGRALE

Sezione: News / Data: Ven 18 ottobre 2019 alle 14:38
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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