"È una cavolata che senza pubblico il Sassuolo è avvantaggiato", tuona Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo intervistato quest'oggi da Tuttosport. Il dirigente neroverde ha ribadito l'incedibilità di Locatelli, Boga e Berardi, aggiungendo alla lista anche Caputo, e ha parlato della sfida con la Juventus ma non solo. 

Pensa sia più un alibi di qualche avversario? 
"Non lo so e sinceramente non mi interessa. Dopo il lockdown siamo stati i primi ad iniziare gli allenamenti individuali nel nostro centro sportivo e ci piacerebbe essere anche i capofila nel riaprire lo stadio ai tifosi. Sassuolo è una città piccola, di 40 mila abitanti, ma abbiamo comunque 7 mila abbonati. Gente fedele e appassionata. Direi che i tifosi mancano soprattutto a noi. I nostri sono pochi, ma buoni".

Un altro detto recita: “non c’è due senza tre”. Dopo aver rallentato l’Inter e fermato la Lazio, stasera ospitate la Juventus capolista. 
"Non sono scaramantico. Anzi, sono convinto che i detti popolari abbiano sempre un fondo di verità. Speriamo sia così anche stavolta. Io ci credo in un risultato positivo. Siamo in forma e non ci poniamo limiti".

Classifica di serie A post Covid. Sassuolo in zona Champions, con un punto in più della Juventus. È più orgoglioso del presente o rammaricato per l’inizio di stagione? 
"Siamo tutti molto soddisfatti perché l’ottima ripartenza dimostra che abbiamo gestito benissimo l’emergenza. Le difficoltà e la paura legata al Coronavirus ci hanno compattato ancora di più tutti: squadra, staff, dirigenza".

Un aneddoto di quei mesi? 
"Alcuni nostri ragazzi stranieri, vedendo colleghi illustri di altre squadre rientrare nei Paesi di origine, hanno avuto la tentazione di lasciare Sassuolo, ma poi ben consigliati dai nostri giocatori italiani alla fine hanno deciso di non muoversi. E penso che l’ottima ripartenza sia figlia anche di questa decisione. Oltre, ovviamente, al fatto di aver iniziato per primi gli allenamenti grazie alla lungimiranza del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonacini".

Bonacini è tifoso della Juventus... 
"Ma simpatizza anche Sassuolo (risata). Domenica mi ha chiamato per ringraziarmi della vittoria sulla Lazio. Adesso spero di battere la Juventus così faccio felice anche il mio amico Marotta".

Come ha sentito Marotta nell’ultimo periodo? 
"Sempre sereno, è il numero uno. L’Inter ha buttato via tanti punti, però è ancora lì davanti".

Pensa che in questo mercato riuscirà a portare assieme a cena Marotta e Paratici, altro dirigente con cui ha ottimi rapporti? 
"Non entro in quelle che sono questioni personali. E comunque non avrebbero bisogno di me per andare a cena".

Marotta e Paratici, adesso che dirigono Inter e Juventus, faranno mai un affare assieme? 
"Penso di sì, principalmente perché rappresentano due proprietà che sono in buoni rapporti. Zhang e Agnelli si sentono spesso".

Cosa le manca di più del patron Squinzi? 
"Il dottore e la moglie sono due stelle che continuano a guidarci dal cielo. Del signor Squinzi mi manca tutto. A partire dalle telefonate quotidiane, le sue battute".

La battuta più ricorrente quale era? 
"”Giovanni, quando mi prende Messi?”. Io rispondevo sempre: “Dottore, non si preoccupi. Prima o poi lo affrontiamo”".

Vista la sua amicizia con i dirigenti del Barcellona, pensa che faremo in tempo a vedere Messi in Italia? 
"Non credo proprio. Abbiamo già la fortuna di avere Cristiano Ronaldo e sono convinto che resterà ancora qualche anno alla Juventus".

Ha fatto in tempo a chiedere anche lei una maglia a CR7? 
"Sinceramente conservo soltanto le maglie dei miei giocatori, non quelle degli avversari. Ho fatto una eccezione soltanto per Messi. Me l’hanno regalata i dirigenti del Barcellona quando ci incontrammo nella loro sede per chiudere la cessione di Boateng".

Stasera riceverete un Cristiano Ronaldo a caccia dello scudetto e dei gol per superare Immobile nella classifica dei bomber di serie A e Lewandowski in quella della Scarpa d’Oro.
"
In questo caso spero che il detto del “non c’è due senza tre” non funzioni. Ronaldo ha segnato i primi gol italiani contro di noi e lo scorso dicembre, sempre contro di noi, si è sbloccato dopo un periodo senza reti. Ma io punto su Caputo".

Anche lui è un bomber in volata: insegue i 4 gol per arrivare a quota 20 e vincere la cena con il suo idolo Del Piero... 
"È un bello stimolo per lui. Tutti noi gli auguriamo di riuscirci. Al di là dei gol, Caputo sta giocando alla grande, è fenomenale anche negli assist".

Caputo (32 anni) è stato uno strappo alle vostre regole? 
"Assolutamente no. Innanzitutto ha lo spirito di un 20enne, poi sta aiutando molto i nostri giovani a crescere. E vi assicuro che Caputo avrebbe tuttora mercato".

Avrebbe o avrà mercato? 
"Caputo, Boga, Berardi e Locatelli non li vendiamo. Abbiamo molte richieste, ma abbiamo stoppato qualsiasi interesse sul nascere. La nostra linea è chiara: non cediamo i migliori perché abbiamo un progetto ambizioso con De Zerbi. Puntiamo a trasformare Berardi nella nostra bandiera. Non ci poniamo limiti. Il nostro modello è l’Atalanta, anche se ovviamente loro hanno una storia diversa dalla nostra. Intanto adesso vorremmo provare ad arrivare davanti al Milan".

Il vecchio Milan, cioè l’attuale Monza, sta facendo una scalata simile a quella del Sassuolo. Preoccupati? 
"Sarei felice di vederli in serie A e sono convinto succederà. Sono legato affettivamente al Monza: negli anni ottanta è stato il mio primo club da dirigente, assieme a Marotta".

Dopo gli affari con Barcellona e Chelsea, quale top club punta? 
"Mi piacerebbe una operazione col Bayern, anche perché ci siamo ispirati a loro per il nostro centro sportivo".

Potete prendere Kaio Jorge, 18enne attaccante del Santos, in sinergia con la Juventus? 
"Non credo. Detto questo, con la Juventus abbiamo ottimi rapporti. Se ci sarà la possibilità, faremo qualche operazione. Hanno tanti giovani interessanti. Ma anche noi siamo messi bene: Scamacca? Il suo futuro è al Sassuolo".

Avrebbe trattenuto Demiral un anno in più? 
"Avevamo degli accordi e comunque va bene così. Con Demiral e De Ligt, la Juventus ha la difesa del futuro. Ma attenzione a Muldur, altro turco bravissimo".

Potesse comprare un giocatore della squadra di Sarri? 
"Vorrei Chiellini. Giorgio è un campione e farebbe crescere velocemente tutti i nostri giovani. Sarei disposto a fargli tre anni di contratto e correi volentieri anche il rischio di farmi portare via da lui pure la scrivania da amministratore delegato (risata)".

Dove allenerà Allegri: Psg o Inter? 
"Siccome è il top, il più bravo di tutti, lo vedo in una panchina di una big. Non me ne voglia Zidane, ma Max sarebbe perfetto per il Real Madrid. Ma lo consiglierei anche ai miei amici del Barcellona. Subito Allegri o De Zerbi fra qualche anno".

Pronostici a bruciapelo: Lautaro Martinez? 
"Resta all’Inter".

Milik alla Juventus o all’estero? 
"Estero".

Zaniolo: Juventus o Inter?
"
Juve".

Sezione: News / Data: Mer 15 luglio 2020 alle 11:02
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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