Eraldo Pecci ha parlato al Corriere dello Sport in vista del ballottaggio in nazionale tra Manuel Locatelli del Sassuolo e Marco Verratti del PSG: "Ma sì, è un interrogativo che ha senso. Stiamo sognando, stiamo vivendo una bella avventura, abbiamo una squadra che è riuscita a coinvolgere e a compattare l’Italia intera. Poi magari si perde la prossima partita e diremo che hanno sbagliato tutto. O meglio lo diranno gli altri, perché secondo me è stato fatto comunque un bel lavoro".

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Focalizziamoci su quello tra Locatelli e Verratti. 
"Prendo il quadro generale. Barella è un incursore, Jorginho un regista. Locatelli è più regista che incursore, Verratti dialoga ed equilibra. Però entrambi somigliano più a Jorginho che a Barella. Quindi Barella diventa il giocatore a cui è complicato rinunciare". 

Dunque gli altri sono intercambiabili? 
"Non esattamente. Da una parte abbiamo Verratti, un giocatore di ventotto anni con una storia significativa alle spalle: il Paris Saint-Germain, titoli nazionali, coppe, esperienza di Champions League. Dall’altra un ventitreenne nel pieno della forza fisica, cosa ancora più importante in una stagione dallo sviluppo molto particolare. E’ una bella concorrenza. Però l’età e la carriera in questo momento parlano a favore di Verratti, a mio avviso. Un domani questi vantaggi diventeranno svantaggi, ma oggi è così".
 
Pensa che Mancini ragionerà allo stesso modo? 
«Allenare è facile. Butti il pallone in mezzo e i tuoi calciatori giocano. Se sono bravi vincono e sei bravo anche tu, se sono scarsi perdono e tu sei un somaro. Puoi migliorare i bambini, aiutarli a crescere, ma con questi qui l’allenatore conta ben poco. Dal punto di vista tecnico, intendo. Non sto minimizzando il lavoro di Mancini, che è stato splendido a mettere insieme una squadra con tante qualità. Ma il lavoro vero del tecnico, quello difficile, comincia quando sei chiamato a scelte di questo tipo. Io faticherei a dire a uno dei due: domani non giochi. Però, è necessario". 

E lei lo direbbe a Locatelli. 
"Sì. Con la morte nel cuore, perché uno che segna due gol, arriva da una grande stagione, è un giovane italiano che gioca in Serie A, uno a cui il Milan ha rinunciato troppo presto e se n’è accorto, beh, è un peccato tenerlo fuori. Però Verratti è Verratti. In queste competizioni serve avere una storia. Difficile vincano Europeo e Mondiale squadre che non possiedono una tradizione di successi, un passato robusto. Vale lo stesso per i giocatori".
 
Sorprese e rivelazioni ne abbiamo avute, nel corso del tempo. 
"Sì, ma accade di rado quando metti insieme ventiquattro squadre. Più gare devi disputare più ti occorre l’impianto, oltre al ragazzino fenomenale. Vince sempre una squadra forte, anche se non necessariamente la più forte".
 
Questo ci fa sperare. 
"Ah, ma noi in ogni caso siamo tra i favoriti. La nostra storia è breve perché comincia dopo Ventura. Però nonostante le nostre macerie siamo l’Italia. C’è il Colosseo tra le nostre macerie". 
 
La scelta tra Locatelli e Verratti cambia anche l’impostazione generale della squadra? 
"No. E’ un gruppo che evidentemente si diverte, sa stare in campo anche se qualcuno non gioca proprio nel suo ruolo. Non fanno fatica, sono sempre corti, vanno a recuperare palla".
 
Si può decidere magari in base alle caratteristiche dell’avversario? 
"Se devi affrontare Messi un pensiero te lo concedi. In questo Europeo però sono gli altri a doversi preoccupare di come affrontare l’Italia. Ecco, quando dovremo giocare contro la Francia potrebbe venire utile trovare uno capace di infilare un dito nell’occhio a Mbappé. Adesso l’entusiasmo è dalla nostra e anche la fortuna. Una volta chiesero a Liedholm: con Falcao e Prohaska in formazione, come avrebbe fatto la Roma se non si fosse infortunato Ancelotti? E lui: avremmo fatto in modo che s’infortunasse".
 
Chi sono gli uomini chiave di questa Italia? 
"Barella ha più gamba di tutti e Jorginho le caratteristiche nette del regista. Anche Locatelli però è un regista. Non per niente lo cerca la Juventus". 

Sezione: Non solo Sasol / Data: Mar 22 giugno 2021 alle 21:12
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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