Il Sassuolo ha vissuto 11 anni importanti in Serie A, riuscendo a consolidarsi come una presenza costante nel massimo campionato italiano. Quest'anno però le cose non stanno andando per il verso giusto e la retrocessione in Serie B sembra essere sempre più vicina. Il giornalista Savelli su Libero ha provato a spiegare le ragioni del tracollo neroverde.

Secondo il giornalista, il club emiliano ha costruito la propria fortuna sulle cessioni dei giocatori, riuscendo a ottenere plusvalenze importanti grazie ai trasferimenti dei propri talenti. Questo ha creato un circolo vizioso: i giocatori sanno che, una volta raggiunti determinati obiettivi o in caso di retrocessione, potranno chiedere di essere ceduti e trovare collocazione in altre squadre di Serie A.

In caso di retrocessione, la situazione diventerebbe ancor più complicata per il Sassuolo. Essendo il decimo monte ingaggi della Serie A, la squadra non potrebbe permettersi di mantenere gli stipendi dei giocatori in Serie B, dove gli incassi sono notevolmente inferiori. Di conseguenza, i calciatori sono consapevoli del fatto che, in caso di retrocessione, saranno costretti a essere ceduti a prezzi scontati per garantire un ricavo alla società.

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Questo scenario rende i giocatori del Sassuolo meno motivati a dare il massimo in campo, sapendo di poter essere venduti in Serie A anche in caso di retrocessione. Inoltre, la prospettiva di essere ceduti a prezzi inferiori potrebbe spingere alcuni di loro ad assecondare le richieste di trasferimento per garantirsi una collocazione in una squadra di massima serie. Sarà fondamentale per la società emiliana riuscire a trovare un equilibrio tra la politica delle cessioni e la capacità di mantenere alta la motivazione dei giocatori, al fine di garantire un futuro prospero e competitivo per il club.

Così Savelli: "Il problema del Sassuolo non è l’ormai consolidata abitudine alla serie A ma la mancanza di motivazioni dei giocatori per restarci. Avendo fondato il suo successo sulle cessioni, i calciatori sanno di poter bussare alla porta in estate e chiedere di essere venduti. A maggior ragione in caso di retrocessione: i giocatori sono consapevoli del fatto che dovranno essere ceduti perché il decimo monte ingaggi della serie A non è sostenibile per gli incassi della serie B. Di più: in caso di retrocessione, il Sassuolo non potrà certo vendere i suoi gioielli al suo prezzo, come fa da anni, ma dovrà concedere sconti. Quindi, per i calciatori, aumenterebbero le probabilità di essere venduti in serie A”.

Sezione: News / Data: Lun 22 aprile 2024 alle 18:48
Autore: Sarah G. Comotto
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