La gara di questa sera tra Sassuolo e Juventus è anche l'occasione per una sfida nella sfida tra i due tecnici Roberto De Zerbi e Maurizio Sarri. Come racconta il Corriere Torino, allievo contro maestro, o quasi. Maurizio Sarri sfida il Sassuolo di Roberto De Zerbi, "il più interessante tra i giovani allenatori", come l’ha definito il tecnico bianconero che però non si vede come il guru del neroverde: "Gli allenatori sono il frutto delle proprie esperienze — ha detto Sarri ieri —, non penso che qualcuno di noi si ispiri totalmente a un altro allenatore. Avrà preso qualcosa, ma il 99% che ha fatto l’ha tirato fuori dalla sua esperienza". I principi di gioco sono comunque del tutto simili. Venti anni a dividerli e due caratteri diversi: più ruvido il toscano, più accomodante il lombardo. Entrambi figli di Sacchi che oggi, probabilmente, potrebbe apprezzare più la purezza giovanile di Roberto rispetto al pragmatismo maturo di Maurizio. Mentre l’allenatore del Sassuolo si ispira a Guardiola nello sperimentalismo continuo, Sarri a Torino si è adeguato ai suoi campioni.

E il trait d ’union tra Sarri e De Zerbi è il capitano del Sassuolo, Francesco Magnanelli, che 15 anni fa iniziava nella Sangiovannese il suo percorso di calciatore professionista, con Maurizio Sarri in panchina, in Serie C1. Aveva appena 20 anni e arrivava dal settore giovanile della Fiorentina. In quella stagione mise assieme 7 presenze, abbastanza però per attirare su di sé l’interesse del Sassuolo che lo acquistò nel 2005 e dove poi è rimasto per tutta la carriera diventandone il capitano ed incrociando altri allenatori che di strada ne avrebbero fatta: due su tutti, Eusebio Di Francesco e soprattutto Massimiliano Allegri.

Sezione: News / Data: Mer 15 luglio 2020 alle 13:51
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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