Quattro a due con la Juventus sabato, due a uno contro l'Inter a San Siro appena 4 giorni dopo. Dalla crisi post Frosinone con i timori di una retrocessione in Serie B a un Sassuolo che sogna la zona Europa (per il sottoscritto, che spera di sbagliarsi ma che non cambia idea da un secondo all'altro o in base al tempo che fa, non è un obiettivo raggiungibile per i neroverdi in questa stagione). Da armata Brancaleone ad armata invincibile. Dal #Dionisiout a Dionisi re, con i tifosi avversari che lo vorrebbero alla guida delle proprie squadre. Si potrebbero riassumere così i 4 giorni 'folli' del Sassuolo che, non pago di aver portato a casa l'ennesimo scalpo eccellente della sua (breve) storia in Serie A, ha voluto ricordare a tutti che San Siro è da sempre terra di conquista per i neroverdi, che ci sia di fronte l'Inter (6 vittorie, 2 pareggi e solo 2 sconfitte nella San Siro interista) o il Milan: escludendo il Mapei Stadium, il Giuseppe Meazza di Milano è lo stadio in cui il Sassuolo ha vinto più incontri (nove in 20 gare - completano il bilancio quattro pareggi e otto sconfitte) sia quello in cui ha segnato più reti (33 reti in 21 gare, una media di 1.65 a incontro) in Serie A.

Sembrava una sfida impari, contro un'Inter che "sembra ingiocabile" (Dionisi dixit). E alla fine il miglior Sassuolo è bastato. In molti hanno criticato queste affermazioni del tecnico, che sembrava avvicinarsi all'appuntamento in maniera quasi arrendevole. E invece no. Ha avuto ragione, ancora una volta, l'allenatore neroverde che evidentemente aveva grande rispetto per l'avversario ma aveva anche capito che era possibile tornare da San Siro con una prestazione e, come poi è successo, con un risultato importante. Qualcuno dovrebbe chiedergli scusa.

Il mondo si è ribaltato per il Sassuolo che si è fatto mettere sotto dai ciociari nella ripresa, allo Stirpe, e ieri ha giganteggiato a San Siro contro l'Inter di Simone Inzaghi, la corazzata di questo campionato (per molti) e con 0 sconfitte prima della gara contro i neroverdi. La domanda però è: come si fa a passare dal secondo tempo di Frosinone al secondo tempo di San Siro? Probabilmente, la risposta alla domanda non c'è o forse c'è e si fa fatica ad accettare: il Sassuolo è questo qui! Il Sassuolo è quello in grado di battere Juventus e Inter in 4 giorni e poi di farsi ribaltare dal Frosinone degli ex dopo essersi trovato in vantaggio di 2 gol dopo 25 minuti. Il doppio risultato positivo contro le strisciate dà ossigeno ma anche consapevolezza e aumenta i rimpianti per quel ribaltone contro EDF (ora il Sassuolo avrebbe 12 punti, sarebbe quinto in classifica). Se sarà un vero e proprio rimpianto lo vedremo alla fine ma intanto è giusto godersi questo doppio risultato incredibile e che ha riportato il Sassuolo alla ribalta nazionale. Ancora una volta.

Sezione: Editoriali / Data: Gio 28 settembre 2023 alle 14:37
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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