"Devo parlare di dettagli sui quali posso fare poco". Mi dispiace per mister Dionisi ma non sono d'accordo perché il primo dettaglio, inutile girarci attorno e chi ci legge sa che qui si usano giochi di parole ma pochi giri di parole, lo ha sbagliato proprio l'allenatore, mettendo in campo Ruan Tressoldi. Lo avevo già scritto e risulta davvero difficile capire i meccanismi che portano questo giocatore ad avere così tanto spazio e fiducia. Sarà anche sfortunato perché ogni minima deviazione (vedi il gol di domenica scorsa di Kristensen va in porta) ma il limite è già stato superato tanto tempo fa. "Avevo i due centrali ammoniti e non sapevo chi togliere". Erlic ha due espulsioni in carriera su 17.257 minuti giocati, una in Under 17 col Parma e l'altra con lo Spezia da professionista, l'unica da professionista. Ruan aveva addosso 3 rossi su 4.749 minuti giocati, innumerevoli errori che ormai si fa fatica a ricordare, e c'era davvero il dubbio su chi sostituire? Anche perché questo era una sorta di déjà-vu, con Ruan già ammonito all'intervallo. Ricordate il Monza l'anno scorso? Lo ribadisco: davvero incomprensibile, al netto dell'inesistenza del secondo giallo (ma il brasiliano aveva già rischiato nel primo tempo di farsi cacciare)!

Il Sassuolo, orfano di Berardi e Boloca, aveva addosso la rabbia e le scorie post-Roma e ha iniziato la partita nella giusta maniera, proprio come con i giallorossi, evitando di partire con l'handicap di un gol regalato nei primi minuti di gioco e anzi si è portato avanti con Erlic (aveva prima sfiorato il gol con Henrique) e ha sofferto solo su delle palle inattive o sui lanci lunghi del Cagliari (inevitabile vista la differenza fisica e di struttura delle due squadre) ma tutto sommato aveva chiuso il primo tempo rinunciando troppo presto a giocare, è vero, ma puntando sulle ripartenze (grazie al vantaggio conseguito) e concedendo poco a una squadra che aveva coraggio e intraprendenza ma non tantissime idee. Ranieri poi le ha provate tutte, ha messo dentro tutte le punte e se ne avesse avute altre due in panchina probabilmente le avrebbe inserite ancora, e alla fine tra fortuna (il gol annullato a Bajrami in contropiede avrebbe chiuso i giochi e ora staremmo parlando di altro) e audacia, grazie all'inferiorità numerica per il rosso di cui sopra, ha condannato il Sassuolo all'ottava sconfitta in 15 giornate. Uno score davvero pesante e che non fa dormire sonni tranquilli ai neroverdi.

La vittoria scaccia-crisi di Empoli di due settimane fa sembrava poter dare una svolta ma se i neroverdi non si rimboccano le maniche contro gli avversari dello stesso livello, salvarsi diventerà davvero difficile perché i neroverdi non sono abituati a lottare per queste posizioni e potrebbero anche pagare dazio sotto questo aspetto. Bisognerebbe prendere un po' di cazzima vista ieri nel finale del Cagliari che ha gettato il cuore oltre l'ostacolo, all'Unipol Domus, un Cagliari davvero mai...domus.

Lo hanno detto tutti, da Dionisi a Consigli: quest'anno il Sassuolo ha abbassato l'asticella. Squadra indebolita rispetto a un anno fa e che si è indebolita maggiormente rispetto a due stagioni fa, quando c'erano Frattesi, Raspadori, Scamacca, Traoré e compagni cantante. Urgono delle soluzioni rapide ed efficaci. Gennaio è vicino e mai come quest'anno servirà una mano dal calciomercato Sassuolo per aggiungere dei tasselli importanti che arrivino a Sassuolo con la giusta voglia, che non si nascondano dietro a un dito, e che siano da stimolo a tutti per ripartire perché ora la situazione non è drammatica, non è tragica, ma dopo 15 giornate è sicuramente molto preoccupante.

Sezione: Editoriali / Data: Mar 12 dicembre 2023 alle 10:50
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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